La ricamatrice di Bayeux di Claudia Ryan
Nardini Editore
copertina Welcome books
Bella la copertina che rispecchia in pieno il libro dove tre ricamatrici non sono il personaggio principale ma sono figure che ricorrono spesso.
La storia della protagonista non è la cosa migliore di questo romanzo ma prende spunto dall'arazzo di Bayeux (che non è propriamente un arazzo, anche se con questo nome è conosciuto, ma uno splendido ricamo in lana su tela di lino lungo 70 metri che narra le vicende della conquista d'Inghilterra da parte di Guglielmo II e della battaglia di Hastings del 1066, ora visitabile in un museo dedicato nella cittadina da cui prende il nome).
I capitoli rimandano a scene del ricamo e ne viene narrata la storia, questo salva il poco spessore della vicenda della protagonista. Alcune considerazioni e tattiche di guerra sono, ahimè, tremendamente attuali: sono passati mille anni ma la guerra ha le stesse dinamiche
Copertina promossa a pieni voti anche se avrei gradito, accanto al nome della responsabile grafica, un cenno al dipinto da cui è tratta, fortunatamente esiste Google lens ed ho potuto colmare questa carenza.
L'immagine è un particolare del bellissimo Trionfo di Minerva di Francesco del Cossa, affresco del salone dei Mesi di palazzo Schifanoia a Ferrara dedicato a Marzo, riporto il link per il dettaglio da wikipedia perché trovo interessante la voce completa:
Marzo di Francesco del Cossa (da Wikipedia)